"Bene. Adesso cosa poteva chiedergli ancora per trattenerlo? E poi perchè doveva farlo? Si sentiva sola? Era agitata e nauseabonda e quindi, non riuscendo a dormire, voleva passare il tempo con qualcuno? Non era notte inoltrata, ma senz'altro era passata da un pò l'ora di cena e il povero Davide era ancora in ospedale...Doveva tenersi per sè le sue ansie e lasciarlo andare.
-Grazie di tutto. Vai, che devi ancora cenare magari... spero di riuscire a dormire e... ci vediamo domattina-
Davide alzò leggermente un sopracciglio e la guardò divertito:
-Mi dai il permesso? Grazie, troppo buona... Comunque ho già mangiato qualcosa. Abbiamo una splendida mensa in ospedale, lo sapevi? E anche se non fosse splendida, quando uno ha fame ha fame...-
Alina riuscì a ridere.
-Vedi? Riesci persino a farmi ridere!-
Davide fece un'altra cosa, d'istinto, anche se normalmente non era mai stata una persona particolarmente istintiva. Si chinò su Alina che si era sdraiata di nuovo nel suo lettino, pronta a lottare col sonno, e le appoggiò un bacio lieve sulla fronte.
-Cerca di riposare- sussurrò -e se hai bisogno di qualcosa, dietro la tua testa c'è il campanello. Lo premi e qualcuno arriva sempre-
-Grazie- mormorò Alina, sorpresa ed emozionata"
Mi emoziono da sola e ancora a rileggere queste righe! Eheh!
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